Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Trento, venerdì 11 luglio 2014 La delibera in oggetto, che andrà in votazione oggi 8 luglio 2014, prevede di esternalizzare il nuovo Asilo Nido di Ravina, il “Piccolo Girasole” di Cognola (attualmente a gestione diretta del Comune) e il “Magicocastello” di Via Petrarca. Dichiarazione di voto contrario di Lucia Coppola Sappiamo che va molto di moda parlare di esternalizzazioni in tempo di crisi, usando numeri e cifre che impressionano i cittadini, cercando di far diventare un servizio pubblico come quello dei nidi solo un problema di costi. Con questa delibera il risparmio effettivo sarà di circa 60mila euro. La domanda è: ne vale davvero la pena? E a quale “prezzo” si esternalizza? Tutti noi vogliamo servizi alla persona, e quindi all'infanzia, di qualità, ma devono essere servizi dove anche a chi lavora venga riconosciuta dignità. E la dignità del lavoro è data dal salario, dalle garanzie, dalle pari opportunità per uomini e donne. Per questo tra i numeri che vorrei fossero presi in considerazione ci sono quelli di un salario dignitoso per tutti/ e coloro che svolgono un lavoro così importante per il futuro delle nuove generazioni e per la nostra città. I cittadini e le cittadine di domani devono essere educati nel rispetto delle regole del vivere civile, ma anche nel rispetto della dignità di chi ci lavora, pagando il giusto e non facendo gare d'appalto al ribasso che finiranno per far percepire al personale assunto nelle cooperative circa il 30% in meno. Sarebbe buona cosa che le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Trento non venissero visti come numeri da abbattere ma come risorse per erogare servizi di qualità, come personale a cui consentire un necessario turn-over, inserendo a tempo indeterminato giovani che ne abbiano i titoli. Consapevoli del fatto che le nuove leggi hanno alzato l'età pensionabile e ci saranno lavoratrici che tra dieci anni si troveranno ancora al lavoro necessiteranno magari di essere ricollocate. Serve perciò una strategia politica pensata con un minimo di visione di insieme, con una riorganizzazione complessiva che non parta dai servizi che sono radicati nel territorio. Ma, più in generale, è l'idea di servizio pubblico che viene messa in discussione, un'idea che al contrario andrebbe ampliata e messa al centro di una rete di strutture per l'infanzia che trasformino l'asilo nido da servizio a domanda individuale a diritto educativo per ogni bambina e bambino (in base ai bisogni delle donne e degli uomini che decidono di diventare madri e padri consapevoli e alle evidenti necessità di razionalizzazione della spesa). E' proprio la qualità del personale dei servizi educativi che ha permesso al Comune di Trento di avere uno dei migliori servizi a livello nazionale ed è proprio per questo che è necessario mantenere una quota significativa di asili nido pubblici, con personale assunto con un concorso pubblico per dare nuova linfa vitale ad un servizio che da oltre quarant'anni aiuta a crescere con professionalità e qualità eccellenti le piccole e i piccoli di Trento. Lucia Coppola |
LUCIA COPPOLA |
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